Novembre 21, 2024
il PIL misura tutto tranne quello che conta diventare terroni alessandro brunello

Abbiamo creduto che, raggiungendo determinati numeri, tutto sarebbe andato magicamente per il meglio e la qualità della vita si sarebbe impennata per tutti.

Abbiamo creduto male.

#diventareterroni

Abbiamo vissuto in un’era in cui la nostra società è stata quasi ossessionata dal perseguire determinati numeri e indicatori di successo, come il Prodotto Interno Lordo (PIL) e altri dati economici.

Questi parametri sono stati considerati come la panacea per il benessere e la qualità della vita per tutti.

Tuttavia, questa convinzione si è dimostrata fallace, poiché il PIL misura tutto tranne le cose che veramente contano.

Il PIL è un indicatore economico che misura la somma di tutte le transazioni economiche in un paese, ma non può catturare la ricchezza delle relazioni umane, la felicità, la salute mentale, la qualità dell’ambiente e molti altri aspetti cruciali della vita.

In altre parole, concentrandoci esclusivamente su parametri economici, abbiamo trascurato le componenti essenziali della vita che sono intangibili, ma altrettanto, se non più, significative.

Una delle ragioni per cui abbiamo dato troppa importanza a indicatori economici è stata la tendenza a misurare il successo in base a parametri quantificabili che potessero vivere in un foglio excel.

È più semplice il reddito nazionale rispetto a fattori complessi come la felicità o il senso di appartenenza a una comunità.

Questo ha portato a una società che spesso valuta il successo in termini di possesso materiale e potere economico, trascurando l’importanza dei legami sociali, della soddisfazione personale e della salute mentale.

Inoltre, la pressione per raggiungere obiettivi economici ha spesso portato a un’accelerazione della vita moderna, a ritmi frenetici che creano stress e ansia ad una grande parte della popolazione.

Questo ha avuto un impatto negativo sulla qualità della vita di tutti, mentre cercavamo di raggiungere traguardi materiali sempre più elevati.

È giunto il momento di riconsiderare il nostro approccio alla misurazione del successo e del benessere.

Dovremmo abbracciare indicatori che riflettano meglio la qualità della vita, compresi l’equilibrio tra vita professionale e personale, la salute mentale, il benessere fisico e le relazioni interpersonali.

Dovremmo anche sottolineare il ruolo della cultura, delle arti e della connessione con la natura nell’arricchire le nostre vite.

Alla prova dei fatti siamo veramente in grado di riconoscere che le cose significative nella vita sono immateriali e sfuggono a una semplice misurazione numerica?

Siamo ancora in tempo per coltivare una vita più appagante e soddisfacente per tutti?

E tu cosa ne pensi?